Tigre dai denti a sciabola da Sammezzano

Zelkova Serrata

26 metri di altezza e 4 di circonferenza per questo albero originario del Giappone, che con la sua chioma può ombreggiare una superficie pari a 700mq.

È alta 26 metri, ha una circonferenza di quasi 4 e l’area di proiezione della sua chioma si estende per 700mq, una superficie pari a tre campi da tennis! Si chiama Zelkova Serrata, è originaria del Giappone e vive all’Orto botanico “Giardino dei Semplici” dal 1887. È uno dei cinque alberi monumentali del giardino. Puoi trovarla fiorita in primavera, scoprirne i frutti – le drupe – in estate, o ammirarne il fogliame arancione in autunno.Orto botanico “Giardino dei Semplici”

Tasso dei Micheli

Antichissimo, maestoso, longevo e resistente, questo magnifico esemplare di tasso viene chiamato “albero della morte”

Sembra impossibile ma questo maestoso e bellissimo esemplare di tasso (Taxus baccata L.), detto il Tasso del Micheli, l’albero più antico del “Giardino dei Semplici”, è chiamato – insieme ai suoi simili – “albero della morte”. Che sia per la sua non inusuale vicinanza ai cimiteri? O per la natura velenosa di ogni sua parte, fatta eccezione per l’arillo, la polpa rossa che avvolge il seme? O ancora perché il suo legno, elastico e resistente, era utilizzato per la fabbricazione degli archi?In realtà, più che la morte, questo magnifico esemplare richiama fortemente la vita: in quanto specie dioica ha strutture riproduttive maschili e femminili su individui separati, è molto longevo e ha una crescita lentissima.Con i suoi oltre 300 anni di esistenza – fu piantato da Pier Antonio Micheli nel 1720 - fa parte dei cinque alberi monumentali dell’Orto botanico, riconosciuti e tutelati per la loro importanza storico-culturale.Orto botanico “Giardino dei Semplici”

Piuma Yanomami

Ornamento da festa utilizzato ancora oggi dagli Yanomami che abitano nella foresta amazzonica

Piume di Ara, legno e fibre vegetali, ecco un tipico ornamento da festa utilizzato dal popolo Yanomami, uno dei più importanti gruppi amerindiani del bacino amazzonico che ancora oggi conserva usi, costumi e tradizioni. Gli Yanomami legano questi ornamenti alle braccia, mentre ai capelli applicano piccole piume bianche.Vieni a scoprire il mondo al Museo di Antropologia e Etnologia

Nganga

Un’arpa Mangbetu che ci porta in Congo, alla scoperta di una popolazione dalle straordinarie abilità artigiane e musicali

È un’arpa Mangbetu, riconoscibile dalla caratteristica testa allungata di questa popolazione del Congo. Con il suo manico antropomorfo, lo strumento testimonia le abilità artigiane dei Mangbetu, noti per le arti e le musiche.Vieni a scoprire il mondo al Museo di Antropologia e Etnologia

L’Imperiale e Reale Museo di Fisica e Storia Naturale

Il ruolo educativo della scienza

Con l’istituzione dell’Imperiale e Reale Museo di Fisica e Storia Naturale, nel 1775, il Palazzo Torrigiani diventò sede di un vero e proprio “Palazzo della Scienza”, dove la natura era presentata nella sua interezza (dalla terra al cielo) e in cui gli esemplari erano “resi parlanti da per loro”, in modo che ciascuno potesse “conoscere tutto da solo, senza professore”. Un approccio ampiamente apprezzato dal popolo del Granducato: tra il 1784 e l’ottobre del 1785 furono oltre 7000 i visitatori e alcune ricerche testimoniano che oltre l’80% era di estrazione popolare.